E’ in continua ascesa il numero annuo delle persone scomparse in Italia, fenomeno Variegato che comprende le situazioni più diversificate.


Sono 23.545 le persone scomparse in Italia, di cui circa 10 mila minorenni, dato che ha subito un incremento notevole rispetto ai 497 registrati nel 1974, ai 764 del 1993 ed ai 1.285 del 2000,  e che negli ultimi anni ha registrato una vera e propria impennata. A questi numeri vanno aggiunte le 2.161 persone che alla data del 31 gennaio 2008 risultavano ancora irreperibili all’estero.


I dati sono stati forniti dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, che ha presentato al Ministro dell’Interno  la relazione semestrale sulla attività del suo ufficio.
 
La recrudescenza del fenomeno, risente dell’intensificarsi dei flussi migratori che dalla fine degli anni ’80, anche in seguito alla caduta del muro di Berlino, ha caratterizzato il panorama geopolitico europeo.


Si tratta di cifre esorbitanti per un fenomeno variegato che comprende le situazioni più diversificate. Numeri «rilevanti» per quanto riguarda in particolare i minori scomparsi, sono 136 i bambini di età inferiore ai 10 anni da considerare vittime di reato dopo la sottrazione ad opera di un genitore o di un congiunto.


Nella relazione semestrale vengono anche ipotizzate alcune proposte per rendere il meccanismo di ricerca più efficace:
– introduzione di moduli operativi per le ricerche sui base territoriale a disposizione delle prefetture,
– adozione di procedure standard che si adattino alle circostanze tipiche delle scomparse delle persone,
– un protocollo d’intesa con il dipartimento della Protezione civile ed il Ministero della Salute,
– l’esame del Dna sui 467 cadaveri non identificati che sono attualmente ospitati presso obitori o istituti di medicina legale in tutta Italia,
– l’utilizzo di apparati tecnologici per le categorie di persone “a rischio”, con l’applicazione di apparecchi che consentano di localizzare in breve tempo gli anziani malati di Alzheimer che si siano allontanati dai propri congiunti.
Il tema delle persone scomparse è troppo importante ed è pertanto necessaria una nuova legislazione che consenta all’ufficio del Commissario di continuare l’attività portata avanti in questi mesi.


Dott.ssa Cesira Cruciani


 


 

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