ROMA – Negli ultimi dieci anni in Italia c’é stato un grande incremento delle separazioni (57,3%) e dei divorzi (74%). Nel 2005, tuttavia, si è riscontrata una leggera flessione delle separazioni rispetto all’anno precedente (-1,1%), mentre i divorzi hanno continuato a crescere (+4,3%). Sono questi i dati delle indagini annuali dell’Istat su separazioni e divorzi, condotte presso le cancellerie dei 165 tribunali civili. Nel 2005, ultimo anno di riferimento, si sono registrate 5,6 separazioni e 3,2 divorzi ogni mille coppie coniugate. La tipologia di procedimento più comunemente scelta dai coniugi è quella consensuale: l’85,5% delle separazioni e il 77,6% dei divorzi.



Un procedimento consensuale si chiude mediamente in circa 150 giorni, mentre con il rito contenzioso occorrono in media 886 giorni per la separazione e 634 giorni per il divorzio. La durata media del matrimonio “fallito” è di 14 anni, mentre all’atto della separazione i mariti avevano mediamente 43 anni e le mogli 40. Aumentano le separazioni delle coppie con coniugi con diversa cittadinanza, mentre sempre alto è il numero di figli coinvolti nella crisi coniugale, quasi 100 mila nelle separazioni del 2005 e circa 45 mila nei divorzi.



Fonte ANSA



Ogni anno l’Istat conduce un’indagine sulle separazioni e una sui divorzi rilevando, presso le cancellerie dei 165 tribunali civili, i dati relativi ad ogni singolo procedimento concluso dal punto di vista giudiziario nell’anno di riferimento.



Il presente lavoro descrive l’evoluzione temporale dei due fenomeni, il tipo e la durata dei procedimenti, la durata dei matrimoni e l’età dei coniugi alla separazione, il numero di figli coinvolti, l’affidamento di quelli minori di 18 anni e i provvedimenti economici stabiliti, quali il contributo per il mantenimento e l’assegnazione della casa coniugale.



Fonte ISTAT



La ricerca integrale dell’ISTAT è visionabile su


http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070626_01/testointegrale.pdf

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