Dalla Spagna ancora notizie che hanno dell’inverosimile. E’ di oggi la notizia, pubblicata sul quotidiano “Avvenire” della donna di 67 anni di Barcellona che ha partorito due gemellini concepiti in vitro.
La legge iberica stabilisce che ogni donna a qualsiasi età ha il diritto di ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita in oltre 150 cliniche private.Sarà il medico specialista a valutare caso per caso se l’aspirante madre può realmente sostenere la gravidanza in tutta sicurezza per sè e per il nascituro.
Ma chi valuta l’interesse dei bambini ad essere allevati da una madre – nonna?
La legge -approvata lo scorso maggio in Spagna-ha eliminato il limite massimo di ovociti da fecondare in ogni ciclo riproduttivo ma mantiene il divieto per “uteri in affitto” e clonazione a fini riproduttivi.
La vicenda della mamma-nonna spagnola sta suscitando un dibattito anche tra gli stessi medici dei centri, dove si pratica la fecondazione assistita,che propongono una autoregolamentazione del settore.
Discussione che ha trovato spazio anche sulla stampa locale.La maggior parte dei medici intervistati dal quotidiano El Mundo hanno proposto un accordo per porre a 50 anni il limite per ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita; i bimbi nati da mamme in età avanzata sono spesso prematuri, pesano meno della media o possono presentare problemi genetici.
Per questo la Società spagnola della fertilità e l’Associazione nazionale cliniche di riproduzione assistita hanno adottato dei codici di auto-regolamentazione in cui si consiglia di limitare le tecniche di fecondazione alle donne con un massimo di 50 anni.Oltre ai diritti delle madri di avere un figlio come e quando vogliono si parla dei bambini e del loro diritto di avere una mamma che possa arrivare almeno alla difficile tappa adolescenziale.Purtroppo nel paese iberico il trend generale è ritardare sempre di più la gravidanza.Se nel 1996 nacquero solo 286 bambini da donne over 45, nel 2001 erano già 497 e nel 2004, 44 bimbi sono nati da mamme che oscillavano fra i 50 e 55 anni.Le ragioni sono di tipo economico o professionale, molti bambini nascono da seconde nozze.
Il rischio riguarda il futuro dei figli di mamme troppo mature:rimanere orfani nella difficile età adolescenziale.



fonte: Avvenire

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