Il divorzio o, alternativamente, la morte sono le principali cause per cui più della metà delle coppie che avrebbero dovuto festeggiare le nozze d’argento dal 2000 in avanti, non sono riuscite a raggiungere questo traguardo. E’ il “New York Times” a lanciare la notizia, riferendosi alla popolazione americana.  Numeri alla mano, negli Usa più del 50% dei matrimoni fallisce prematuramente, il 61% degli uomini che si è sposato negli anni ‘80 lo è ancora dopo 15 anni, il 51% delle donne è senza un compagno.


A fronte delle coppie che scoppiano per i più svariati motivi, il numero dei divorziati è rimasto invariato: uno su cinque.


L’analisi condotta assume una connotazione più specifica, e folcloristica, laddove si chiarisce che i neri sono i più refrattari al matrimonio: il 45% degli uomini e il 40% delle donne di colore sceglie la vita da single.


Alle donne bianche, invece, lo scettro della costanza e della fermezza nel rapporto di coppia. Un primato meritato, se si pensa che sono le uniche a superare i 15 anni di matrimonio.


Eppure, i single sono in aumento. Un trend che si registra soprattutto tra i giovani con più di 20 anni. Per non parlare di chi è al giro di boa dei trenta, in alto mare sia nei sentimenti che nel lavoro: nel 2004 il 54% dei ragazzi e il 41% delle ragazze non si era sposato nemmeno una volta.


Per concludere, un dato che figura come una spada di Damocle: in media le coppie si separano dopo sette anni e all’ottavo divorziano.


Non c’è, però, da essere scontenti. Basta ammiccare ai temerari delle seconde nozze.


Perché in fondo, come declamava una nota pubblicità, l’ottimismo è il sale della vita.

           

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