E’ operativa  la normativa per equiparare il trattamento dei genitori adottivi e affidatari a quello dei genitori naturali in materia di congedi di maternità, paternità e parentali a prescindere dall’età del bambino adottato o affidato. Lo comunica, in una nota, il ministro delle Politiche per la famiglia.
Il riferimento è alla circolare del 4 febbraio scorso, destinata ai datori di lavoro in cui l’Inps definisce le modalità di fruizione dei congedi.
Finora era possibile avere il congedo di maternità retribuito solo per tre mesi e solo dopo l’avvenuta adozione. Con la nuova normativa, invece, è possibile avere il congedo per cinque mesi  “a prescindere dall’età del minore adottato e di tre mesi in caso di affido”. I congedi, ricorda ancora il ministero, in base alla circolare possono essere utilizzati anche prima dell’ingresso del bambino in Italia, nel caso delle adozioni internazionali, quando la coppia si reca all’estero per incontrare il minore e perfezionare le procedure adottive.
Soddisfatto il ministro delle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi, per aver portato a compimento un impegno preso alla Conferenza nazionale della famiglia che si è tenuta a Firenze e perchè “andiamo incontro alle aspettative di tante famiglie italiane.” penso, ha concluso Bindi, ” soprattutto agli oltre 16 milioni di euro del Fondo nazionale per la famiglia, con cui assegneremo un bonus di 1.200 euro a tutte le coppie che hanno adottato un bambino all’estero nel 2007 e a quelle che hanno avviato le procedure di adozione.


Tratto da Il Sole 24 ore

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